CBAM: primi solleciti alle imprese inadempienti

Le prime comunicazioni ufficiali da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sono state inviate alle aziende italiane che non hanno trasmesso, nei termini previsti, una o più dichiarazioni CBAM trimestrali relative all’importazione di beni rientranti nel meccanismo europeo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Carbon Border Adjustment Mechanism – CBAM).
L’avviso, trasmesso dal Dipartimento Energia – Direzione Generale Mercati e Infrastrutture Energetiche, richiede una risposta formale da parte delle imprese entro 30 giorni, pena l’applicazione delle sanzioni previste dal regolamento europeo.

Carbon Border Adjustment Mechanism – CBAM: di cosa si tratta

Il CBAM è uno strumento cruciale della strategia europea per la decarbonizzazione, e coinvolge in prima linea le aziende importatrici di materiali come ferro, acciaio, cemento, fertilizzanti, alluminio, idrogeno ed elettricità da Paesi extra UE. Le aziende obbligate devono trasmettere una dichiarazione trimestrale contenente i dati relativi alle emissioni incorporate nei beni importati, sulla base delle voci doganali riportate nelle bollette di importazione.
La mancata presentazione delle dichiarazioni nei tempi previsti rappresenta una violazione formale che può comportare sanzioni anche di tipo economico.

Il supporto di Assolombarda Servizi

Assolombarda Servizi affianca le imprese nella comprensione e gestione degli adempimenti legati al CBAM, offrendo supporto operativo per l’analisi delle importazioni, la verifica delle voci doganali, la raccolta dei dati necessari e la predisposizione delle dichiarazioni trimestrali. Il nostro team di esperti è a disposizione per guidare le aziende nella valutazione della propria esposizione al meccanismo, nell’adeguamento dei processi interni e nell’interazione con le autorità competenti.
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